TUTTI I NOSTRI PRODOTTI SONO CONFORMI ALLE NORME ISO o UNI, così da essere sicuro che il prodotto rispetti determinati standard qualitativi, specifici del settore.
L'insieme di tutte queste normative, che attestano la qualità delle piastrelle in ceramica, servono per validare l'affidabilità del prodotto messo in commercio e garantirne la sicurezza per il suo impiego.
Le piastrelle in ceramica sono delle lastre di vario formato e di spessore, di materiale ceramico ottenute da impasti di argille, sabbia ed altre sostanze naturali. Esse svolgono diverse funzioni, quella estetica e di arredo, quella tecnica di materiale da costruzione in grado di resistere alle sollecitazioni prodotte dal tempo e dall’ambiente che le circonda.
Le piastrelle vengono differenziate in base alla cottura e alla smaltatura:
MONOPOROSA – BICOTTURA – MAIOLICA – MONOCOTTURA e GRES PORCELLANATO
Parliamo del materiale che costituisce il 90% delle piastrelle.
PIASTRELLE IN SOTTOSCELTA O SCELTA ECONOMICA (SE)
La scelta delle piastrelle, essendo realizzate con materiali naturali e sottoposte ad un processo fisico come la pressatura, la cottura e l’essicazione possono per definizione avere variazioni di colore o forma causate da vari fattori quali l’umidità dell’aria o la temperatura del forno.
Per questo motivo prima di essere inscatolate è indispensabile sottoporre le piastrelle a controlli accurati con l’obiettivo di darne una classifica. Se ne effettua così una classifica in base ai difetti: 1° scelta assenza quasi totale di difetti.
Tutte le piastrelle sul cui imballo presentano una dicitura non di PRIMA SCELTA /1 sono si sottoscelta o scelta economica: Scelta Commerciale, Scelta Economica (SE), scelta mista (MS), o altre diciture, nelle quali si possono trovare svariati tipi di difetti e nelle quali non vengono definiti il calibro e il tono.
Le piastrelle di sottoscelta sono un'ottima opportunità per risparmiare. Per evitare sgradevoli sorprese è utile prevedere uno sfrido che generalmente per la prima scelta è circa del 10%, per la sottoscelta più ampio (20% circa) in modo da poter scartare le piastrelle con i difetti maggiori o utilizzarle, ove possibile, per lo sfrido.
La differenza tra le piastrelle di prima e sottoscelta sta nella tolleranza, ossia nel numero di piastrelle difettate ammesse in ogni partita di piastrelle e nel tipo di difetti ammissibili. Anche nel caso della prima scelta è ammissibile qualche piccolo difetto estetico su un numero limitato di piastrelle (5% circa).
La stonalizzazione, anche per la prima scelta, può non costituire un difetto ma una caratteristica del prodotto stesso (in genere materiali rustici, effetti pietre, effetti legno per garantire una maggio verosimiglianza al prodotto originale.
Nelle piastrelle di seconda scelta sono ammessi difetti come
• stonalizzazione
• differenze nello spessore tra una piastrella e l'altra o tra due punti della stessa piastrella
• bordi irregolari
• non planarità (le piastrelle si imbarcano al centro)
• puntini, macchie.
Naturalmente i difetti (sempre all’interno della tolleranza ) devono poter garantire comunque la posa del materilae a cui è destinato.
Il produttore deve indicare la scelta delle piastrelle sulla confezione, con I nel caso della prima scelta oppure II, SE o SS nel caso della seconda.